venerdì 3 aprile 2015

Sonetto in ilare risposta al prode deportato Catalano, che da Brandizio è tolto

Deh, miei cari sodali
or i vo' con poco idioma
tacer de' tanti mali
che 'sto mondo ognor ci dona;

ma più tosto or vi dico:
non ci sono tempi buj
fino a chè avrai un amico
tuoi saranno i casi suj...

E più oltre non vo' andare 
perchè Amore fa sfinire
indi mando tutti a fare
ove è troppo bello dire

Ohibò eccolo il vate
Lauto di versi sì puri
Le vergin indarno celate
Desiate da loschi figuri

Orsù  l’idioma d’albione
Insegue quel suono arrotato
Che d’acqua è  pura accezione
Di  cesso lo loco oscurato

Assiso sul trono dolente
Sì tronfio oh vate  malnato
Col fuoco di visceri ardente

lo scroscio scoppietta schiumato
l’olezzo v’insiste immanente
che ingiurie al poeta esiliato

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