sabato 6 novembre 2010

Digressione 2 - Il WWF soppiantato dai Fotoamatori!

bozza test

Da qualche tempo una nuova mania si affaccia tra i giovani, e soprattutto, meno giovani, nella mia ridente città odorosa di pitosfori in fiore. E' il famigerato hobby della fotografia. Interi stipendi bruciati per comprare macchine fotografiche sofisticatissime, obiettivi a cannone con lenti della NASA, accessori, ammennicoli, flash, ombrelli paraluce, pannelli argentati sparaluce.
Questi disgraziati si riuniscono in gruppi di fotoamatori dai dubbi scopi.
Ricordo a tal proposito, quando anni fa, per conoscere qualche ragazza, si era costretti ad iscriversi all'associazione animalista del WWF.
Tutti i single, dopo aver provato le tattiche più fantasiose e cervellotiche per abbordare una donna, si vedevano proporre il metodo infallibile da un iscritto che con la stessa convinzione ed insistenza di un testimone di geova, magnificava le virtù delle WWeffine.
Il candidato di turno, sognava scenari da mille e una notte, odalische seminude dai seni marmorei intente a lascive danze dei sette veli per salvare dall'estinzione il ratto da fogna, oppure amazzoni bionde vestite con una minuscola pelle di daino (naturalmente, manco a dirlo, seni marmorei) a cavallo di destrieri impegnate nella lotta contro l'estinzione delle zanzare tze tze. Il nuovo brufoloso membro del WWF, nel suo sogno si figurava un ingresso nella lobby nello stile misterioso dell'antica massoneria.
La prova del fuoco: sottoporsi al supplizio erotico della cera calda, versata da una ragazza completamente nuda, con una candela stretta tra i seni di marmo.
La prova dell'acqua: fare una doccia nel sacro tempio WWF con una ragazza completamente nuda, somigliante ad Angelina Jolie-Lara Croft.
La prova delle tenebre: tastare al buio 5 paia di seni marmorei, senza emettere suoni di compiacimento (mugolii vietati).
La prova della fratellanza: giacere con le ragazze di cui sopra.
Naturalmente si trattava di una colossale truffa, al pari di quella degli occhiali a raggi X per vedere le donne nude, venduti per corrispondenza.
I boccaloni diventavano paladini della natura pagando una tassa salatissima.


Si racconta di un tizio, Sandrino Mazzolatori, che picchiava i genitori per ricevere il denaro da elargire al WWF. Quei poveretti le avevano tentate tutte, erano disposti a dare al figlio i soldi per la droga, pur di vederlo lontano da quella associazione che era stata causa di tante disgrazie per la famiglia. I Mazzolatori odiavano gli animali odiosi: scarafaggi,topi, zanzare tigri, sanguisughe, pulci e pidocchi, ma il figlio Sandrino, lobotomizzato dai suoi superiori, portava in casa tutta questa allegra fauna. Ci furono casi di malaria, lupus e persino una peste nera, nella cerchia familiare dei Mazzulatori.
Il capobanda del WWF locale, Barabba Deiacobis, adorato dalle donne associate, era un tizio sovrappeso con la barba alla Bud Spencer, nella quale si annidavano spesso pidocchi, avanzi di cibo, tabacco, e persino una gingomma appiccicata, marca big babol del 1986. Il fetente, con la scusa del contatto con la natura, non si lavava mai, ma proprio mai. Quando qualche discepolo gli faceva notare che puzzava di capra, lui rispondeva allargando le braccia: «Lo so, ne sono cosciente, ma i bagnoschiuma contengono sostanze chimiche, e poi alle donne, il mio afrore virile piace!».
Una volta, ad una manifestazione ambientalista, il sindaco fece un cazziatone tremendo all'assessore per la nettezza urbana, tuonando: «Delinquente assassino, così ci uccidi tutti, cos'è questo tanfo terribile di immondizia marcita al sole, non fai il tuo lavoro, sei licenziato!»
L'assessore, lavoratore indefesso, scappò via incredulo. Lui aveva disposto la pulizia straordinaria totale della città, non riusciva a capacitarsi.
In realtà la puzza proveniva dal barba, che era proprio sotto al palco del comizio, in compagnia di un cagnaccio sporco all'inverosimile, abbandonato da un punkabbestia, che però, in confronto al padrone, odorava di mimosa selvatica.