giovedì 10 maggio 2012

Il pranzo domenicale della suocera McCartney

Il pitosforo in fiore infonde un profumo di gioventù e pulsioni sessuali attorno allo stadio. Temistocle Cimbolani è già in tribuna, pronto a scaricare sugli avversari anni e anni di frustrazioni e repressioni, frutto di un matrimonio disgraziato.
La moglie infatti aveva un grandissimo difetto: non era orfana.
La madre della moglie, tabagista incallita, era la quintessenza del suocerismo mondiale di tutti i tempi, e da quando la figlia si era sposata, il suo unico scopo nella vita era vedere il genero morto, ma non in senso figurato, no, no, morto morto.
E così, per anni gli aveva propinato ogni tipo di veleno sotto forma di pranzo domenicale, emulando la famiglia di disgraziati protagonista del film "Brutti, sporchi e cattivi".
Una volta voleva proprio ammazzarlo in modo cruento, e si procurò da uno spacciatore tarantino una quintalata di cozze nere pescate sotto gli scarichi dell'Italsider, e preparò all'ignaro genero un timballo ultrapressato con delle uova fatte venire appositamente da Černobyl, del sale marino di Mururoa.
Inoltre nel vino aveva disciolto una bustina di veleno per topi e mezza bottiglia di trementina.
Non vedeva l'ora di vedere la figlia vedova: aveva già messo in ghiaccio lo champagne.
Quando Temistocle sedette a tavola, gli si presentò agli occhi un piatto con dentro un mattone del peso specifico del Plutonio.
Il poveretto, non protestò, e cominciò a trangugiare un cubetto di cozze concentrate.
Al terzo tentativo diventò viola in volto e chiese a gesti la manovra di Heimlich.
Sia la suocera che la moglie avevano fatto corsi specializzati di pronto soccorso, e conoscevano perfettamente le tecniche antisoffocamento, ma vigliaccamente fecero le gnorri, alzando le mani in senso di resa.

Il derelitto, miracolosamente riprese a respirare, prima con un fischio acuto, e poi sempre più normalmente.

La suocera, fumando una Marlboro 100's sotto un paio di baffetti laidi, e con una strana luccicanza agli occhi, gli porse un bicchiere di vino Tavernello corretto col caffè sport Borghetti (noto lassativo velenosissimo): «Bevi bevi, che ti fa sangue!».
Al primo sorso il tapino genero cominciò ad avere le visioni, pensò di essere John Lennon negli anni '60 alla sua prima esperienza con l'LSD e vide davanti a se la suocera liquefarsi come una lampada lava. Cominciò a chiamarla "McCartney" con aria di sfida, mentre alla taciturna moglie, toccò l'appellativo di Yoko...

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